- ATTIVITÀ ANNO 2009
- La scuola del disagio e dell’ascolto
- L’altra lingua e l’ascolto
- La cifrematica scienza della vita
- L’amore e la crisi
- La scienza e la crisi
- Quale scienza quale vita
- L’intellettualità e il piacere
- Esperienza e clinica della psicosi in Svizzera
- L’altra lingua e l’ascolto
- L’arte e il diritto
- L’allegria e l’aritmetica della vita
- Perché la cifrematica?
- Pirandello, l’amore, l’inconscio
- La letteratura, l’amore, il piacere
- Il giornalismo, la satira, la politica
- Le proposte dell’avvenire
Da giovedì 18 giugno, alle ore 21 a Padova, nella Sala Polivalente della Guizza, via S. Maria Assunta 35/A inizia il nuovo laboratorio di lettura organizzato dall’Associazione cifrematica di Padova, in collaborazione con l’Istituto analitico e clinico di Padova con il Patrocinio del Consiglio di Quartiere N. 4 Sud-Est, dal titolo
PIRANDELLO, L’AMORE, L’INCONSCIO
Ciascun dibattito è preceduto da un’introduzione del Dott. Ruggero Chinaglia, psicanalista, che terrà conto della lettura di alcune opere di Luigi Pirandello.
Saranno dibattute questioni di estrema attualità che riguardano in particolare il varco tra l’idea comune di amore e il modo, anche imprevisto, ma vitale, con cui l’amore interviene nella vita di ciascuno. In particolare la prima lezione tiene conto della lettura della Vita che ti diedi, di Luigi Pirandello.
Presumere di sapere in cosa consiste lo scambio, ingabbia l’amore nell’erotismo. L’amore dà ciò che non ha, e più ne dà, più ne ha. Oltre il discorso amoroso, oltre il presunto sapere su di esso, l’amore è custode del viaggio di ciascuno. E non finisce. L’idea di fine sostituisce all’amore la sua fiaba, con i suoi guai.
Giovedì 18 giugno, L’amore e il fantasma (amoroso) di genealogia
Nel parricidio il nome funziona, ma non è noto, né cosciente. Nel parricidio l’oggetto, lo specchio, causa il funzionamento, e resta invisibile, inconoscibile. L’amore non si rivolge alla sua causa. Questa sarebbe invece la transitività. L’amore intransitivo è ciò che custodisce lo svolgimento della vicenda narrativa. L’amore è senza contatto, è senza consumazione. Non è quindi di qualcuno verso qualcun altro o qualcos’altro: sarebbe l’amore come strumento di ricatto. Ogni transitività fonda da una parte il ricatto e dall’altra legittima la vendetta come possibile come aggiustamento di uno scambio non risolto dalla parità. L’amore, è custode del dispendio e del sapere, essenziali alla ricerca e che traggono la ricerca a procedere.
Giovedì 2 luglio, L’amore più ne dà e più ne ha
Nulla avviene una volta per tutte, nulla è già avvenuto. La memoria in atto, l’esperienza in atto, la scrittura delle cose indicano che l’altro modo è da trovare ciascuna volta. Non è mai acquisito una volta per tutte. L’infinito non può essere chiuso nel tutto. L’idea del tutto è un’idea di chiusura, a questa idea di chiusura, alla credenza nella chiusura, accade che si produca una reazione per dimostrare che la fine non c’è, non può esserci. Questa reazione avviene come dimostrazione che ciò che è dato per finito, deve ancora avvenire. Questa è l’indicazione della paura. Questa è l’indicazione della dimostrazione: deve essere dimostrato che quel che è temuto non è reale. Leggiamo La vita che ti diedi, di Luigi Pirandello.
Giovedì 9 luglio, Il figlio, la memoria, il dolore
Abbiamo sin qui trovato nel testo della Vita che ti diedi elementi intorno alla memoria, al fantasma di morte, alla paura connessa al fantasma di morte o di fine, e, soprattutto, la questione del figlio: il figlio che non è morto, non è tornato, forse non è mai partito. Il figlio: di che si tratta? Occorre considerare l’elemento linguistico: un figlio che non è mai identico a sé, se parte non torna, se torna non è quello che è partito, figlio senza sostanza, figlio che introduce l’inidentità, la differenza.
Giovedì 16 luglio, Come e perché la lettura dissipa i personaggi della fiaba e instaura il caso clinico e il caso di cifra
Il personaggio incontra lo statuto intellettuale con lo zero, con il padre, indice della funzione di zero o funzione di rimozione. Con il padre, si avvia la traduzione, da cui procede la trasmissione e anche la trasposizione. Con il padre si avvia e procede il transfert e il processo di qualificazione, nonché la valorizzazione. Il personaggio della fiaba non è privo d’importanza, perché indica il fantasma, il suo giro. Analizzando il personaggio, esso s’imbatte nella rimozione, nel padre di cui si riteneva privo. La madre è senza relazione con il figlio. Con la nascita, differentemente da quel che si crede, cessa, se mai vi è stata, la relazione madre/figlio, che è una fantasia femminile. La fantasia d’incesto nega l’amore e la sessualità.
Giovedì 23 luglio, L’ascolto e la lettura
La vita è inimmaginabile. Immaginarla la rende un ricordo avulso dalla logica particolare. La logica. L’inconscio. Inconscio non è un aggettivo, è la particolarità, l’idioma. L’itinerario è secondo l’idioma. Con la testimonianza, il cifratore racconta elementi, dettagli del viaggio che entrano o sono entrati nell’arca, nella parola. Indica le virtù, le proprietà, i cifremi del viaggio. L’ascolto, la lettura s’instaurano senza soggetto. Senza riferimento al soggetto, senza riferimento alla vita. Che fu o che sarà.