- ATTIVITÀ ANNO 2013
- La cifrematica – Prima serie
- La cifrematica – Seconda serie
- Vivere contro ogni speranza
- La cifrematica – Terza serie
- Come vivere senza paura
- L’ Altro
- L’Altro, la salute, la cura
- La natura del tempo – Prima serie
- La natura del tempo – Seconda serie
- Le donne, l’odio, la famiglia
- La natura del tempo – Terza serie
- La natura del tempo – Quarta serie
I primi tre giovedì di maggio, nella Sala Polivalente di Via S. Maria Assunta 35/A, a Padova, con il Patrocinio del Consiglio di Quartiere 4 Sud-est, nel dispositivo conversazioni per una formazione non convenzionale, il dott. Ruggero Chinaglia, medico, psicanalista, cifrematico, conclude gli incontri dal titolo
LA CIFREMATICA – Terza serie
Conversazioni di cifrematica per una formazione non convenzionale
“Avere la soluzione”, “trovare la soluzione” sono modi di dire che annunciano l’idea che la ricerca possa o debba finire nella soluzione e che il problema sia un male da debellare. Inoltre, questi modi di dire sembrano confermare l’impostazione che “problema” debba fare coppia con “soluzione”, come se i casi della vita fossero tante equazioni. E magari c’è chi auspica di potere delegare la soluzione a altri, agli “esperti”.
Nella ricerca intellettuale non c’è problema e soluzione comune, come vorrebbe il vecchio adagio “mal comune mezzo gaudio”, che somministra consolazione a chi si considera simile. Si tratta invece di non rifuggire dalla differenza che apre alla trovata e all’invenzione, principale fonte di soddisfazione.
E questo non va da sé.
Giovedì 2 maggio, L’istanza della vittoria. Come vincere
La vittoria esige la domanda, il progetto e il programma, l’incominciamento e il debutto, la costanza, la produzione, la direzione, i dispositivi. La vittoria, con il suo modo per vincere, non dipende da superstizioni soggettive o fatalismi. Poiché sta nella parola, la vittoria è sicura, senza più il bisogno del ricatto o del riscatto, senza rivendicazioni e senza “aiutini”. La vittoria esige l’Altro e non è mai sull’altro. Non è quindi né personale né soggettiva. Come fare perché la vittoria investa sia la sorte e il destino e la sua istanza stia nell’attuale.
Giovedì 9 maggio, La mediazione
Nel discorso comune la mediazione viene spesso intesa come un compromesso tra due parti, un punto d’incontro, un punto “medio” fra gli estremi, dove ciascuna parte rinuncerebbe a qualcosa, rispetto a una disputa attorno a un’oggetto in causa. Ma, dove sta il medio, se l’estremo non ha luogo? Cosa è mezzo? Quando e come, con la cifrematica la mediazione non è una soluzione compromissoria?
Giovedì 16 maggio, La decisione
Il termine decisione, secondo il suo etimo, indica tagliare, dal latino caedere, tagliare via. Se la decisione viene intesa come una facoltà del soggetto, abbiamo: “Io decido”, quindi ,“Io taglio”, così la decisione si volge in scelta rispetto a due o più possibilità, in questo modo viene applicato un principio di esclusione, un principio di alternativa rispetto alle cose. Ma la decisione è una facoltà? È una proprietà del soggetto? Oppure la decisione è senza facoltà e quindi senza soggetto, e il taglio interviene nell’atto di parola? Queste sono alcune questioni che occorre porsi rispetto al termine decisione, e questo esige indagine, ricerca, analisi.