- ATTIVITÀ ANNO 2013
- La cifrematica – Prima serie
- La cifrematica – Seconda serie
- Vivere contro ogni speranza
- La cifrematica – Terza serie
- Come vivere senza paura
- L’ Altro
- L’Altro, la salute, la cura
- La natura del tempo – Prima serie
- La natura del tempo – Seconda serie
- Le donne, l’odio, la famiglia
- La natura del tempo – Terza serie
- La natura del tempo – Quarta serie
Da giovedì 7 marzo, nel dispositivo I giovedì con Ruggero Chinaglia alle ore 21, nella Sala Polivalente della Guizza, in Via S. Maria Assunta 35/A, a Padova, vicino al cinema Porto Astra, con il Patrocinio del Consiglio di Quartiere 4 Sud Est, Ruggero Chinaglia, medico, psicanalista, cifrematico, prosegue gli incontri dal titolo
LA CIFREMATICA – Seconda serie
I giovedì con Ruggero Chinaglia
Il 5 febbraio 2013 saranno quarant’anni che si è avviata la vicenda artistica, scientifica, culturale della cifrematica. Con l’analisi e la formazione intellettuale che da essa procede. In un “periodo di crisi”, com’è definito quello attuale, la tenuta intellettuale è essenziale per non cedere allo sconforto e al pessimismo e pensare, credere, immaginare, a vario titolo e in vario modo, che il diritto e la ragione di vita possano spegnersi, a favore di una visione del mondo che converte il diritto e la ragione nel discorso della guerra.
Per chi ha in corso una ricerca non convenzionale o desidera avviarla, incomincia una serie d’incontri, il giovedì sera, dal titolo La cifrematica. Ciascun incontro offre l’occasione ai partecipanti di acquisire alcuni termini della cifrematica, quanto alla sua logica e all’esperienza che propone; sono acquisizioni che possono avviare un’altra idea dell’avvenire: nella famiglia, nella scuola, nella società, nelle attività lavorative.
Non c’è da scegliere tra cedere alla soggettività, con i suoi pregiudizi riguardo a sé o all’Altro, con le superstizioni, i luoghi comuni, la polemologia o avvalersi dello spirito speciale che l’esperienza di parola contribuisce a instaurare. In nessun caso il valore c’è già, prima di parlare o prima di fare. Crederlo trae allo spreco.
Giovedì 7 marzo, Dal corpo della strega, la questione donna
In che modo è avvertita e intesa la questione donna? Cosa è cambiato, a parte il metodo, da quando l’inquisitore voleva trovare la verità nel corpo della strega, per poi bruciarlo a fine di bene, e liberarne l’anima, a oggi che il corpo della donna deve rappresentare il possesso, la bellezza, il piacere, fino a credere di potere esercitare su di esso la violenza ultima? Chi può credere di potere conoscere l’enigma donna?
Giovedì 14 marzo, Mangiarsi la vita? il pasto di amore e il pasto di odio. Di cosa si tratta nei cosiddetti disturbi dell’alimentazione
Di cosa si alimenta la fame? E, la vita, dove sta? E’ forse un dono, come alcuni credono? È qualcosa che si consuma, in quanto avrebbe una durata? La vita non può essere pensata secondo una visione del mondo, facendone una idealità. Nulla di più ignoto della vita e del suo modo. E la riuscita segue il progetto e il programma e la battaglia per il loro compimento.
Giovedì 21 marzo, L’azzardo. Quale dado e quale gioco?
Oltre il gioco, la questione dell’azzardo è essenziale nella ricerca e nell’impresa e quindi nella domanda con cui ciascuno formula il progetto di vita. La domanda è domanda di qualità, domanda che segue all’istanza di valore. Ma come giunge al suo valore? Qual è il suo modo, in un dispositivo cifrematico?
Giovedì 4 aprile, La vendetta e il perdono
La conoscenza del presunto “proprio posto” avvia l’ideologia della vendetta, che si regge sulla previsione e sulla conoscenza della morte come forma dell’avvenire. Ma, oltre alla presunta necessità di prevedere la morte, e di avvalersi del potere che da questo potrebbe derivare, la teorizzazione del “sistema dinamico” va in direzione di una possibile assegnazione delle relazioni fra i partecipi del sistema, con una loro fissazione, con l’implicazione di potere prevedere l’azione di ognuno e assegnare il “giusto” posto. (Da alcuni è chiamato l’orientamento del soggetto tenendo conto delle inclinazioni). E l’idea del substrato comune vale a prescrivere l’ordine naturale, seppure nascosto, delle cose e del mondo.
Giovedì 11 aprile, La scommessa
La scommessa nella parola è la scommessa per la qualità, per giungere alla qualità della vita, con i dispositivi opportuni. Ciascun dispositivo non è già conosciuto, non è già dato, ma è da trovare volta per volta e non è mai lo stesso di prima, perché nulla si ripete e la qualità non è la conseguenza dei ricordi. Quale la posta in gioco, quale la direzione, perché l’arte e la cultura della vita divengano scrittura dell’esperienza. La scommessa di vita è un atto complesso che non si basa sul pronostico, né sulle probabilità, ma trae alla riuscita, la esige, senza cedimenti.