- ATTIVITÀ ANNO 2008
- Come vivere, come fare, come comunicare
- Lezioni di vita 1
- Lezioni di vita 2
- Arrigo Cipriani. Harry’s Bar
- Vivere il monumento
- Cuba. Dissidenza e scrittura civile
- La sicurezza alimentare in Cina e nel pianeta
- I tesori della Russia a Venezia
- La follia, la pazzia, la clinica
- Il racconto e il viaggio
- Lussuria e censura
- La scuola del disagio e dell’ascolto
- La scuola del disagio e dell’ascolto
Mercoledì 28 maggio 2008, alle ore 21 nella Sala Polivalente in Via Diego Valeri 17/19, con il Patrocinio della Provincia di Padova e del Comune di Padova, in occasione della pubblicazione del libro di Carlos Carralero dal titolo Saturno e il gioco dei tempi, edito da Spirali, si tiene la conferenza con dibattito dal titolo
CUBA. DISSIDENZA E SCRITTURA CIVILE
di
Carlos Carralero
esule cubano e scrittore
contribuiscono al dibattito
- Maurizio Cerruti, caporedattore del Gazzettino
- Ruggero Chinaglia, editore, cifrematico
- Giorgio Segato, critico
L’avvenimento è organizzato dall’Associazione cifrematica di Padova in collaborazione con l’Università internazionale del secondo rinascimento, in occasione dell’uscita del libro di Carlos Carralero Saturno e il gioco dei tempi, edito da Spirali.
Fingersi pazzo per sottrarsi al regime castrista. Storia autobiografica di un arruolato nell’esercito cubano che ne esce fingendosi pazzo; uno stratagemma che vale come rivalsa personale. Il racconto della difficile condizione sociale isolana, dove ognuno sperimenta una ribellione individuale che non riesce a diventare collettiva. Arriva in libreria “Saturno e il gioco dei tempi” di Carlos Carralero (edizioni Spirali, con testo spagnolo a fronte ed illustrazioni a colori), un racconto di stampo autobiografico dedicato all’analisi della situazione di controllo e repressione sociale attuato a Cuba negli ultimi 50 anni.
Ambientato negli anni settanta, il libro è una sorta di saggio romanzato il cui titolo si riferisce all’antico mito di Saturno, che divorò i figli per evitare che potessero succedergli al potere; si tratta di un’allegoria che ha permesso all’autore di parlare del regime castrista senza mai chiamare in causa per nome il lider maximo. In particolare nel volume si affronta la realtà vista dal punto di vista delle Forze armate locali, un aspetto solitamente trascurato dagli intellettuali e dai dissidenti.
La democrazia usurpata e la paura dell’arte libera. Come altri dissidenti, Carralero usa la letteratura con la finalità della denuncia: il regime a suo avviso, nonostante i cambiamenti di facciata, continua a contare su un sistema di complicità interne ed estere. L’autore parla in modo lucido ed al contempo appassionato del proprio paese, che una volta chiamato “la perla delle Antille” e rimane tuttora escluso da ogni concreta possibilità di democrazia. Lo scrittore sottolinea che quello che ha sempre spaventato il dittatore è l’arte libera, a causa delle sue controindicazioni sul controllo delle persone.
È per questo che ha messo a punto un sistema totalizzante di fenomeni repressivi della popolazione, ottenendo un “effetto incubatrice” devastante per la libertà di autodeterminazione del pensiero. Carlos Carralero è saggista, narratore e poeta cubano. Rifugiato politico, presidente dell’Associazione per le libertà a Cuba, vive in Italia dal 1995. Orfano reclutato nell’esercito, in patria si era impegnato per i diritti civili per mezzo della letteratura; perseguitato e costretto all’esilio, ha scritto opere poi censurate nel suo paese. Ha fondato diverse organizzazioni umanitarie