- ATTIVITÀ ANNO 2017
- L’androgino, la conoscenza cannibalica,
- La famiglia 2(A)A
- La famiglia, la memoria, la “tecnologia” 1
- La memoria
- La famiglia, la memoria, la “tecnologia” 2
- L’Humanitas tra Umano e Postumano
- La medicina e la cura
- Il disturbo
- La famiglia, la memoria, la “tecnologia” 3
- La politica della nostra città
- L’esperienza cifrematica
Da giovedì 5 ottobre 2017, alle ore 21, nella sala di Palazzo Eurobuilding, in Largo Europa 16, a Padova, comincia la serie di conferenze del dott. Ruggero Chinaglia, psicanalista, cifrematico,
dal titolo
CIFREMATICA… Alleanza, dispositivi di vita, salute…
L’esperienza cifrematica è speciale. Esige la parola originaria, la parola che nel suo atto istituisce la lingua secondo la sua particolarità, secondo la sua dissidenza, secondo il suo idioma. Parola sconosciuta. E’ esperienza che non si avvale della lingua comune, dei luoghi comuni e del senso comune, anzi li mette in questione; si avvale del senso, del sapere, della verità che si effettuano nel suo corso, di atto in atto. Mai gli stessi, mai definitivi, mai ultimi. L’effettualità non è standard, non è prevedibile, non si produce con un codice comune, ma osando ipotesi di luce e di verità. Si avvale di traduzione, trasmissione, trasposizione.
L’esperienza cifrematica è specifica. Procede dalla scommessa di ciascuno e è senza promessa, né è garantita da un daimon; esige l’analisi e l’attuazione di ciò che nella ricerca emerge come trovata e come invenzione. E’ esperienza dell’amore intransitivo, che mai finisce e che dà quel che non ha. L’esperienza procede con l’instaurazione dell’auditorium, il tempo dell’ascolto dell’altra lingua e della lingua altra, con cui le cose che si dicono tendono al fare e alla scrittura.
L’esperienza cifrematica è cifrale. La tensione verso la cifra delle cose caratterizza il suo cammino e il suo percorso, che sono temporali. E’ esperienza di mobilità e di elasticità, di ginnastica intellettuale. E’ inimmaginabile e senza paragoni.
Calendario
giovedì 5 ottobre L’ESPERIENZA CIFREMATICA
L’esperienza cifrematica è di parola e di scrittura, non di significazione. Ciascuna cosa è nella parola senza riferimento al soggetto, quindi alla sostanza su cui il soggetto si sostiene. E’ la rivoluzione dove le cose si rivolgono alla qualità, al valore, alla cifra. La cifrematica non è conoscibile, non è materia di studio, né è esperienza che sia data una volta per tutte. Ciascuna volta, in corso di esperienza, si acquisiscono i termini della procedura, del processo, della processione. Una novità assoluta, la cifrematica è infatti scienza, procedura e esperienza della parola che diviene cifra.
giovedì 12 ottobre LE TENTAZIONI E LE PROVE
L’esperienza è in atto con le sue tentazioni e le sue prove che non esigono alcuna dimostrazione, in quanto l’esperienza è senza genealogia e senza consequenzialità. Esperienza per combinatoria. Non dimostrabile e irripetibile, la prova è occasionale e temporale, funzionale, strutturale. Non giudiziaria. Non di bontà o malevolenza, ma sintattica e frastica e indica che la parola è sconosciuta. Con la tentazione intellettuale, la domanda segue il suo corso, le sue prove pratiche e pulsionali, nell’occorrenza che riguarda il sessuale della domanda, senza idea della perfezione da acquisire, senza dovere dimostrare quel che è in atto.
giovedì 19 ottobre LA VERGOGNA, L’IMBARAZZO, IL PUDORE
Catalogare l’esperienza cifrematica, è un modo per negarla, in quanto è esperienza che non finisce, quindi non riassumibile. Può esservi testimonianza dell’itinerario, in cui è constatabile che vi sia parola, ma che non certifica né riassume l’esperienza. Il dire sta nell’interdizione linguistica e quel che si dice non è mai detto, non è la realtà delle cose. L’interdizione vanifica ogni ipotesi di iniziazione, e ogni attesa, indugio o rimando, che coltivi l’idea di conseguire l’iniziazione per l’abilità alla parola, è spreco, è negazione dell’insegnamento e della formazione alla parola. Vergogna, pudore e imbarazzo sono aspetti della soggettività come sbarramento della sessualità e della politica del fare. Sono un tentativo di presa sulla parola, di abolizione della sembianza e del linguaggio.
giovedì 26 ottobre CHI PARLA? DI COSA PARLA? A CHI PARLA?
Per chi e quando, è in atto l’esperienza cifrematica? L’esperienza si avvia per domanda, affrontandone le istanze senza remore o rimandi. La domanda non è già data, è in costantemente in corso, si arricchisce e non è mai la stessa, le cose entrano nella domanda e si rivolgono alla cifra. Questione di solitudine, quanto al “chi parla”, che chiama in causa il sembiante, la provocazione che viene dall’oggetto. Capire, con il dispositivo di parola, è straordinario e consente un altro modo di vivere.
giovedì 2 novembre IL SEMBIANTE. LA CAUSA. L’OGGETTO. IL PUNTO.
La questione della parola è strettamente legata alla causa e al suo oggetto. Come obiezione all’innatismo, all’automaticismo e alla predestinazione, la domanda istituisce lo scambio, come appello, come formulazione, ed è spinta dall’istanza di soddisfacimento per via di qualificazione. L’oggetto che sta nella parola non è strumento, ma causa e condizione del dispositivo, ostacolo assoluto, ciò che si scaglia contro, senza seguire il modo della facoltà. E la questione della causa come causa di parola, è distante da tutte le discipline umane, senza adesioni di genere, senza punti di vista. Impensabile, irrappresentabile, incollocabile, inconoscibile, sorprendente, il sembiante.
giovedì 9 novembre L’ETICA DELLA PAROLA, SENZA MENTALITÀ E COMPORTAMENTO
Di cosa si tratta in quanto alla mente? La mente non è ontologica e non precede l’atto di parola. Contrariamente alla credenza organicista, non è un luogo, un sito, non è sostanziale, organica o spirituale, non è rappresentabile e non è antitetica né unita al corpo. La mente sta nella struttura frastica della parola, dove si produce il sapere, dove la struttura della frase tende a scriversi e compiersi nell’etica. Etica: compimento della struttura frastica e non significazione accolta da tutti, che sintetizzerebbe l’insieme dei comportamenti con finalità di bene. Il comportamento è nozione di etologia come comportamento animale. Questa nozione di etica sfocia nella mentalità e nei disturbi di comportamento. Ma, dove si produce il sapere, nessun sapere sull’etica, nessuna etica sostenibile, nessuna confusione con la morale.
giovedì 16 novembre LA VITA SENZA PROGNOSI. IL RUOLO DELLA PSICHE
La tendenza all’abolizione del racconto, del sogno e della narrazione, a favore della modalità botta-risposta, adotta la modalità del quiz, dove non si ammette la risposta differente e il terzo è escluso. Il quiz, come soluzione alla domanda e espulsione della differenza e della variazione come errori rispetto alle risposte standard, instaura l’ideologia farmacologica, che tratta la parola per criterio binario, mira all’uniformità, premia la standardizzazione, la mentalizzazione del metodo, a scapito dei processi intellettuali. La robotizzazione è la prognosi della vita, ma la chance degli umani sta nella parola.
giovedì 23 novembre QUANDO DUE È TROPPO
È riscontrabile che l’epoca aggiunge alla domanda “Che cos’è…?”, altre domande, “Dove?”, “Come?”, “Quando?”, per dimostrare il sistema ontologico, con l’idea di origine e difine. Così si alimenta il miraggio scientifico dell’idea di un cervello unico per tutti. Questa fantasia si sostiene sul principio di unità, miraggio di vita infinita orientata al bene, avvalendosi della specularità reciproca, con l’insistenza sull’unità di genere, unità di origine, unità cosmica.
Inseguendo il principio di unità, riferimento sostanziale dell’epoca, la parola diviene disturbo. Per questa via, il due, la questione aperta, è abolito.
giovedì 30 novembre QUANDO PARLANDO INTERVIENE L’INSOPPORTABILE, L’INCOMPATIBILE, L’INIMMAGINABILE, L’INELIMINABILE.
Nessuno può insegnare la lingua, nessuno può insegnare l’ascolto, frutto del dispositivo della formazione. Lo statuto intellettuale è per acquisizione e non può essere consegnato. Se c’è lo statuto intellettuale, c’è la direzione del viaggio che va dal sembiante alla salute, dove l’avvenire è in atto. Il quando dell’avvenire, è mai.
giovedì 7 dicembre NOTIZIE DELL’ESPERIENZA
Con interventi di Patrizia Ercolani, Fabrizio Moda, Fernanda Novaretti, Daniela Sturaro, Marcello Toncelli, Giampietro Vezza, Maria Antonietta Viero.
giovedì 14 dicembre OLTRE LA RASSICURAZIONE. L’AIUTO È L’ALTRO
giovedì 21 dicembre LA RECIPROCITÀ DEL NULLA
Ingresso libero con iscrizione
Per ulteriori informazioni si può scrivere a associfrematica@gmail.com oppure telefonare allo 049 656218