- ATTIVITÀ ANNO 2017
- L’androgino, la conoscenza cannibalica,
- La famiglia 2(A)A
- La famiglia, la memoria, la “tecnologia” 1
- La memoria
- La famiglia, la memoria, la “tecnologia” 2
- L’Humanitas tra Umano e Postumano
- La medicina e la cura
- Il disturbo
- La famiglia, la memoria, la “tecnologia” 3
- La politica della nostra città
- L’esperienza cifrematica
Terza conferenza pubblica, contenuta nella serie La famiglia, la memoria, la “tecnologia”, tenuta dal dott. Ruggero Chinaglia, medico, psicanalista, cifrematico, organizzata dall’“Associazione cifrematica di Padova”, nella Sala consiliare “Ai caduti di Nassiriya”, in Piazza Capitaniato 20, sotto il Volto dell’Orologio, a Padova, alle ore 21,00
dal titolo
IL DISTURBO
Sala consiliare “Ai caduti di Nassiriya”, CdQ 1 Centro
Giovedì 6 aprile 2017, ore 21
Il controllo sulla presunta armonia sociale prevede la catalogazione dei disturbi e istituisce il modello delle negatività che il soggetto può attribuirsi. Anomalie, deficit, mancanze, carenze. L’elenco non è stabile e va incrementandosi, ma può accadere che in ossequio alla statistica e alle tendenze che ogni epoca propone, vi siano disturbi ritenuti tali, che per legge non lo sono più. Disturbi del comportamento, della memoria, della dipendenza, della sessualità sono solo un accenno al variegato elenco per il quale il canone dello standard relega poi il soggetto portatore, sano o malato, in una marginalità.
E così, per via di ideale armonico, l’idea dell’agio e del comfort conduce all’inerzia e alla fantasia di predestinazione del bene. Ma il disagio non è indice della negativa dell’agio. Agio e disagio sono lessemi di natura indipendente. Dis-agere, precisamente procedere la due, dal modo dell’apertura e la domanda procede dall’ambiguità, dall’ambivalenza e da questa non univocità si produce la spinta. Il disagio è una proprietà della virtù della parola, è indice della contraddizione originaria.
Lapsus, cantonate, errori di calcolo, questo è il disturbo strutturale dove non c’è catalogazione e terapia farmacologica possibile. Attraversare il sintomo, le vicende, cogliere le indicazioni, dissipare l’idea di origine, di fine, di appartenenza, con la parola come disturbo, c’è la chance di dissipare l’idea di predestinazione. Dunque disturbo, non come consacrazione della negatività, ma come chance perché la domanda giunga alla cifra.
Il dibattito si rivolge al pubblico della città, con particolare riferimento ai giovani, ai genitori, agli educatori, agli insegnanti, ai medici, agli psicologi, ai politici, agli imprenditori.
L’ingresso è libero