- ATTIVITÀ ANNO 2012
- Il valore della vita. L’entusiasmo, l’autorità, la disciplina, l’amore
- Il valore della vita
- Cibo e erotismo
- La tentazione
- L’impresa intellettuale e la soddisfazione
- Il terremoto
- L’alleanza,la solidarietà, il patto – Prima serie
- L’alleanza, la solidarietà, il patto – Seconda serie
- Dove sta la felicità
- L’alleanza, la solidarietà, il patto – Terza serie
Mercoledì 14 novembre 2012, nella Sala Rossini dello Stabilimento Pedrocchi, alle ore 20,45, a Padova, con il Patrocinio del Comune di Padova, in presentazione dei suoi ultimi due libri Racconti intorno alla felicità ebraica e Il testamento del libertino illibato, editi da Spirali, lo scrittore ucraino Anatolij Krym tiene una conversazione sul tema
DOVE STA LA FELICITÀ
Intervengono
- Maurizio Cerruti, caporedattore del “Gazzettino”
- Ruggero Chinaglia, psicanalista, editore
- Elena Corti, traduttrice
- Davide Romanin Jacur, presidente della Comunità ebraica di Padova
Nel momento in cui l’Ucraina va alle elezioni con l’ex premier Yulia Timoschenko ancora in carcere, la venuta in Italia di Anatolij Krym assume particolare valore culturale.
Attento indagatore del difficile rapporto fra potere e libertà, Krym avverte e registra le tensioni fra cultura e società dal suo trentennale statuto di scrittore e drammaturgo e dalla sua carica di segretario dell’Unione degli scrittori dell’Ucraina fin dal 2004.
Il suo teatro e i suoi racconti, che proseguono la lezione della letteratura dell’ottocento russo, ma anche affondano le radici nella commedia dell’arte italiana, trovano nella cultura e nella tradizione ebraica l’ironia e l’umorismo della vita che dissipano la tragedia. Così anche circostanze apparentemente gravi non pesano, ma trovano la leggerezza e la tranquillità proprie del fare e dello scrivere. Lontano dall’ideologia del benessere e dell’edonismo, la felicità è situata nel compimento della scrittura della vita.
Nato nel 1946 a Vinnica, in Ucraina, Anatolij Krym ha compiuto gli studi superiori presso la facoltà di drammaturgia dell’Istituto di letteratura Maksim Gor’kij di Mosca. È drammaturgo di successo e sceneggiatore: in Ucraina e in Russia vengono continuamente riproposte le sue pièce teatrali, fra cui Nozze fittizie (1982), La clandestina (2002), Il Vangelo secondo Giovanni (2003), Il testamento del donnaiolo illibato (2004), Autunno a Verona (2004).
È anche un eccellente prosatore: noti tra i suoi romanzi Il confine della pioggia (1983), In attesa del messia (1989) e la raccolta di racconti La ciaccona (1982).
Dal 2004 è segretario dell’Unione degli scrittori dell’Ucraina e consulente del Comitato per la cultura e la spiritualità del Consiglio supremo dell’Ucraina.