Venerdì 22 ottobre 2004, alle ore 18,00, nella Sala Rossini dello Stabilimento Pedrocchi, in Piazzetta Pedrocchi a Padova, l’Associazione cifrematica di Padova, il Circolo Culturale Sardo Eleonora d’Arborea di Padova e l’Università internazionale del secondo rinascimento, con il Patrocino della Regione del Veneto e del Comune di Padova, invitano la cittadinanza all’incontro con Bachisio Bandinu, intorno al tema
LA MASCHERA, LA DONNA, LO SPECCHIO
di
Bachisio Bandinu
antropologo, giornalista, scrittore
Intervengono
- Serafina Mascia, presidente del Circolo culturale sardo
- Giorgio Segato, critico d’arte.
coordina
- Ruggero Chinaglia, psicanalista, cifrante, editore.
Bachisio Bandinu è antropologo, giornalista, scrittore. Ha collaborato per molti anni con il “Corriere della Sera” e è stato direttore dell’ “Unione Sarda”, di cui è editorialista. È presidente della Fondazione Sardinia. Ha scritto “Il re è un feticcio” con Gaspare Barbiellini Amidei (Rizzoli 1976 – riedizione Ilisso 2003); “Costa Smeralda” (Rizzoli 1980) aggiornato in “Narciso in vacanza” (AM&D 1994); “Lettera a un giovane sardo” (Della Torre 1996); “Visiones, i sogni dei pastori” (AM&D 1998); “Identità, cultura e scuola”, con Placido Cherchi e Michele Pinna (Domus del Janas 2003).
Nel suo libro Bachisio Bandinu racconta elementi salienti della cultura sarda e delle sue tradizioni, partendo da elementi linguistici, modi di dire, usanze, riti e squarci di vita della società sarda. In particolare, si sofferma sulla tradizione della maschera e sull’importanza che essa ha acquisito in varie epoche. Al di là dei luoghi comuni che associano la maschera alla festa, alla pantomima, al carnevale, alla cosmesi, ai riti tribali, l’analisi dei riti delle tipiche maschere tragiche della Sardegna centrale porta a un’altra lettura della maschera e dei suoi riti, senza messinscena e senza testo da rappresentare. Il racconto delle leggende, delle usanze e dei modi della lingua sarda fa compiere al lettore un viaggio nell’arte e nella cultura della parola originaria.
Con i pretesti della maschera, della donna, dello specchio, Bandinu, con il suo racconto e la sua elaborazione, giunge all’invenzione di un’altra lingua e di un’altra storia dando della Sardegna un’immagine di grande intensità culturale e di estrema attualità.