- ATTIVITÀ ANNO 2002
- Lezioni di cifrematica
- Internet, interweb, ipertesto
- La musica della vita
- La cifrematica
- La battaglia per la salute
- La traccia della vita
- La famiglia
- Stress
- La scienza della vita
- Il viaggio dell’avvenire
- La libertà, la finanza, la comunicazione
- Come camminare nel cielo
- Il romanzo d’avventura
- La traccia della vita
- La scienza della vita 2
- Autunnevolmente
- Lo stress e la qualità della vita
- Il cervello
Dal 10 gennaio, ciascun giovedì, presso l’Hotel Biri, in piazzale Stanga 1, ore 21, a Padova, con il Patrocinio del Comune di Padova, inizia il corso, tenuto dal Ruggero Chinaglia medico, psicanalista, cifrematico, dal titolo
LEZIONI DI CIFREMATICA
interventi di
- Simone Barison
- Cecilia Maurantonio
- Alessio Menegazzo
- Sabrina Resoli
- Fernanda Novaretti
- Maria Antonietta Viero
membri dell’associazione di cifrematica
Giovedì 10 gennaio, LA FAMIGLIA
Il modello cui le discipline umanistiche e scientifiche si riferiscono per decretare la validità o meno di qualcosa è eminentemente animale e per questo ogni cosa viene fatta rientrare nel comportamento, termine etologico per antonomasia, che vorrebbe indicare nel comune modo del portamento il criterio di una corretta socialità, di una corretta mentalità, di una corretta umanità fatta rientrare nel comportamento.
La dissipazione del modello animale di riferimento è l’indice del lavoro intellettuale, dello sforzo intellettuale che esige l’elaborazione perché questo avvenga. Perché questo modello animale è così ampiamente preso a prestito, addirittura a modello dalle cosiddette discipline umane? La risposta è probabilmente legata a residui della concezione evoluzionistica per cui l’animale resterebbe l’elemento di riferimento, anzi il fondamento dell’uomo, ritenuto, pur sempre, un animale.
Si è appena spento il clamore suscitato nei media intorno al caso di Erica e Omar, i due ragazzi protagonisti di un efferato duplice omicidio, da parte di politici, pedagoghi, psichiatri, psicologi che volevano capire dal comportamento di questi due ragazzi se erano o no figli della società contemporanea. Se appartenevano, con il loro comportamento, alla grande famiglia rappresentata dalla società.
I ragazzi che si organizzano in gruppi, compagnie, movimenti, associazioni, partiti, da che cosa sono mossi? Da un riferimento animale o da un’esigenza che per ciascuno è particolare?
Giovedì 17 gennaio, LA SESSUALITÀ, LA FINANZA, LA CLINICA
Frequentemente accade che ognuno si ponga la questione da quale famiglia vengo, qual è la mia famiglia, in quale famiglia sono nato e, con questi termini, incomincia, più spesso, non tanto il viaggio verso qualcosa, ma l’epopea della genealogia, cioè l’invischiamento nella genealogia, nella fantasmatica genealogica. Questo invischiamento ha il compito di riassumere l’origine, rappresentare il segno dell’origine, rappresentare un’appartenenza, il segno di un’appartenenza, le caratteristiche di un’appartenenza, e la mitologia che ne consegue sfocia ora nel fatalismo ora nella predestinazione negativa o positiva. La mitologia dell’origine sfocia nella superstizione ed è la base dei ricordi. Chi si trova invischiato in questa sorta di debito nei confronti dell’origine, della sua rappresentazione dell’origine si trova quindi a riproporla, rappresentarla, riprodurla e a vivere di ricordi.
Dalla messa in questione di questa naturalità del compromesso fantasmatico, può instaurarsi la sessualità. Di cosa si tratta? Del modo o dei modi della scommessa di vita come scommessa intellettuale. Del ritmo che la scommessa esige per la sua esistenza. La sessualità indica l’instaurazione del tempo nell’itinerario intellettuale. Che il tempo non finisca, che le cose non finiscano, che ognuno non sia il segno di qualcosa, del negativo o del positivo, non va da sé. Soprattutto non va da sé che non vi sia adesione a questa credenza.
Giovedì 31 gennaio, IL COLORE DELLA VITA
La nozione di sinestesia slitta verso la marcatura della differenza di quanto si enuncia come sensazione e che nulla può avere di comune. La sensazione intellettuale certamente non è circoscrivibile ai cosiddetti cinque sensi e fa lo scacco della percezione organicista. Presa nella parola, così, ciascuna percezione risulta un’allucinazione perché manca la corrispondenza fra il sentito e il percepito. La sensazione, il senso, il sentire, il sentimento traggono all’intendimento.
In che relazione stanno sessualità e salute? La salute è l’istanza di qualità e si avvale della sessualità, della finanza e della clinica.
Ciascuno di essi concorre alla vita come dispositivo della parola originaria.
Questa formalizzazione della vita ci convoca alla testimonianza dello statuto intellettuale giorno per giorno, istante per istante.
Pertanto, le circostanze in cui qualcuno che si trova in un dispositivo di parola incappa in un contropiede o in un contrappasso all’impossibile padronanza sul tempo, si ammala o addirittura muore, interrogano questo statuto in modo radicale. E interrogano ciascuno che, in qualche modo, con quelle circostanze ha avuto a che fare.