Giovedì 6 febbraio, alle ore 20,45, nella sede del Quartiere San Vitale (Sala Silentium, Vicolo Bolognetti 2 a Bologna) con il Patrocinio del Comune di Bologna-Quartiere San Vitale e dell’Associazione culturale Progetto Emilia Romagna, in collaborazione con l’Associazione Psicanalitica Italiana e l’Università internazionale del Secondo Rinascimento, si terrà l’incontro sul tema
IL TEMPO, LA SUA NATURA, I SUOI TEOREMI
La conferenza, che prosegue la serie di appuntamenti dal titolo La parola, il potere, la differenza sessuale, è introdotta da
Sergio Dalla Val, psicanalista e scienziato della parola
e sarà tenuta da
Ruggero Chinaglia, medico, psichiatra e psicanalista
“Avere o non avere il tempo”, “Aspettare il momento propizio”, “Prendere tempo”, “Poter rimandare” sono tra le più frequenti credenze attorno al tempo, per gestirlo e quindi per controllarlo: si tratta del tempo inteso come idealità.
Qual è l’idea che ciascuno ha del tempo? Come viene rappresentato il tempo? Come il tempo intervenga è per lo più ignoto. S. Agostino, a proposito del tempo, diceva: ” So cos’è, ma se qualcuno me lo chiede non lo so più”. Come accade che come ognuno tenti di economizzarlo, risparmiarlo, misurarlo, contenerlo, con il risultato di dissiparlo? Qual è l’idea del tempo per l’imprenditore, per il manager, per il professionista, per il lavoratore? Come incide quest’idea sull’andamento e sull’efficacia del lavoro?
Il tempo non dura, né finisce, né passa né scorre: è impensabile, inaccomodante e, principalmente, indisponibile. Se non tentiamo di gestirlo, se non ne facciamo l’economia, c’è la chance che il tempo intervenga, facendo ciò che occorre fare per il caso di qualità; e così c’è il caso d’imbattersi nella sorpresa, come miracolo, come felicità”. (Da un intervento di Ruggero Chinaglia)