LA VITA SENZA PAZZIA
- On 1 Luglio 2025
Giovedì 3 luglio 2025, alle ore 21, nella sala Caduti di Nassiriya, in Piazza Capitaniato, 20, a Padova, cominciano i dibattiti dell’Università della cifrematica, diretti dal dott. Ruggero Chinaglia, cifrante, analista dal titolo
LA VITA SENZA PAZZIA
L’ingresso è libero.
La vita senza pazzia è nella testimonianza di oltre cinquant’anni di esperienza cifrematica, con le sue arti, le sue invenzioni e le sue produzioni di eventi, di scrittura, di edizione, di novità e di qualità, contro cui vige l’omertà del “sistema pazzia”.
In questi incontri, c’è l’opportunità unica di esplorare il sistema della pazzia e di contribuire a dissiparlo.
La questione è, tra le altre, in che modo ognuno con i suoi convincimenti, con le sue convinzioni, con le “sue” idee di bene, con ciò che ha “imparato” da ciò che gli viene “insegnato” partecipa al sistema della pazzia, al colmo dell’alternativa normalità-anormalità, con la messa al bando dell’anomalia, della differenza e della variazione.
E quanti sono i nomi dell’anomalia sostanziale e mentale! E quanto lungo ne è il catalogo!
Dove vige l’alternanza e l’alternativa fra un modello e un altro il sistema della pazzia è già in atto.
Il sistema della pazzia non tollera la cosa intellettuale.
Calendario
03 luglio, LA REALTÀ DELLA CIFREMATICA
Resoconto
Da qui la constatazione che la vita senza pazzia è la vita nella parola, la vita sul cui atto non c’è padronanza.
Vivere esige la questione “come” fare nella ricerca e nell’occorrenza, pone la questione della domanda e dell’accoglimento di quel che “si dice”, oltre ciò che sembra, nelle connessioni e nelle combinazioni linguistiche degli enunciati.
La vita senza pazzia è nel rischio della parola, dissipando i luoghi comuni, i fondamenti su cui si basano le convenzioni, i convincimenti, i pregiudizi e le superstizioni con l’idea di fine, di alternanza e di alternativa, di prescrizione di “essere” e di “diventare”.
L’idea di “essere” insegue il fine di raggiungere una presunta stabilità e l’enunciato “Io sono fatto così!” abolisce il tempo con i suoi effetti, nega l’avvenire e il divenire.
La realtà della domanda, particolare e specifica, indica la strada per ciascuno, tenendo conto di ciò si enuncia nella domanda. Fernanda Novaretti
10 luglio, L’ESORCISMO DELLA FAMIGLIA
17 luglio, LA SOCIETÀ SEGREGATIVA E LA PAZZIA
La cifrematica contribuisce alla vita di ciascuno con il dispositivo della memoria e della scrittura civile. Questo contributo arriva dalla procedura per integrazione, grazie a cui non interviene né contenimento della forza, né idea di fine, per cui la struttura della parola possa o debba chiudersi: allora si precisa, rispetto alla domanda di ciascuno, la mappa delle opportunità, delle scadenze e delle occorrenze pragmatiche. Senza rimando, riserva o remora intervengono allora, con la ricerca, il progetto e con la poesia, l’impresa e la politica, il programma. Senza l’idea di origine e di genere, senza l’idea dei limiti propri e altrui, nessuno spettro può sbarrare il cammino con l’idea del tempo, con l’idea di sé, con l’idea di Altro: sono proprio questi gli imperativi e i precetti della società segregativa che impediscono la riuscita.
Resoconto
24 luglio, ARMANDO VERDIGLIONE E IL SECONDO RINASCIMENTO
Resoconto
Il dott. Ruggero Chinaglia ha raccontato come si è avviata l’esperienza cifrematica fondata da Armando Verdiglione nel 1973, avvalendosi dei vari dispositivi che via via si sono instaurati e aggiunti, come l’assemblea associativa, i convegni, i congressi, le conferenze, le giornate di studio, i seminari, i festival, il lavoro redazionale, le équipe cliniche, l’edizione accanto ai dispositivi della conversazione analitica, della narrazione clinica, del racconto cifrale.
Alla base di ciascun dispositivo c’è la domanda, la questione intellettuale con la procedura per integrazione delle cose che accadono, avvengono e divengono, con l’apertura della parola e l’infinito dell’atto.
La caratteristica del movimento che Armando Verdiglione ha fondato con le proposte che sono seguite ha consentito il sorgere del progetto culturale, artistico e scientifico del secondo rinascimento.
Il secondo rinascimento non si contrappone al primo, ma è rinascimento della parola e della sua industria, secondo le sue particolarità, con le sue virtù, con la sua struttura non formale né sostanziale, che poggia sul dispositivo immunitario in direzione della salute e del valore della vita.
L’esperienza cifrematica, esperienza analitica e clinica, con il giudizio senza alternativa tra il bene e il male, senza il pericolo di alternativa fra la vita e la morte, quindi senza l’idea di salvezza, è la novità assoluta del ‘900 e sta alla base del secondo rinascimento e della sua battaglia civile, per la dissipazione di pregiudizi, superstizioni e ideologie basate sui vari tabù della vita, che alimentano ciò che va sotto il nome di pazzia.
Le proposte intellettuali del secondo rinascimento, minando le certezze dell’apparato disciplinare sociale fondato sul principio di uguale, con il cannibalismo bianco e la conseguente intolleranza per la differenza e la variazione, ha avuto come effetto la reazione dell’apparato conformista del provincialismo italico e l’ostracismo sia del progetto culturale sia di Armando Verdiglione.
Accogliere i modi del secondo rinascimento è essenziale per l’ascolto, l’intendimento, la valorizzazione della domanda di ciascuno: ciò esige la questione dell’Altro, l’accettazione della vita, l’accoglimento della riuscita, oltre la presunzione di normalità. Giampietro Vezza
31 luglio, L’IMPERATIVO ALLA NORMALITÀ
07 agosto, LA CLINICA DELLA VITA SENZA MALATTIA DELL’ALTRO
Dal 13 agosto, ciascun giovedì, nella Sala di Palazzo Eurobuilding, in Largo Europa 16, a Padova, si tengono le équipe settimanali.
L’ingresso è libero.
Per info scrivere a ruggerochinaglia@infinito.it o tel. 049 656218


