9 novembre 2006, ore 16 -19, presso la Sala Marzotto della Camera di Commercio di Vicenza, in Corso Fogazzaro, 37, a Vicenza, organizzato dall’Associazione europea dei brainworkers e dall’Associazione cifrematica di Padova, in collaborazione con l’Università internazionale del secondo rinascimento, con il Patrocinio della Regione Veneto, con il contributo di Advancing Trade Spa, in occasione della presentazione del libro Sì. Logo di Ferdinando Cionti, edito da Spirali, convegno dal titolo
SÌ, LOGO
IL MARCHIO E LA SUA FUNZIONE NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE
con
- Ferdinando Cionti, giurista, avvocato, giornalista
coordina
- Maria Antonietta Viero, brainworker, imprenditrice
intervengono
- Nicola Alberti, avvocato
- Mario Bagnara, giornalista
- Pietro Bosazzi, imprenditore
- Ruggero Chinaglia, editore
- Sergio Cialo, imprenditore
- Guido Crapanzano, economista
- Francesco Fontana, avvocato
- Monica Galvanin, imprenditore
- Mirco Gasparotto, imprenditore
- Stefano Imana, imprenditore
- Dino Menarin, presidente della Camera di Commercio di Vicenza
- Valentino Ziche, presidente Ente Fiera di Vicenza
Ferdinando Cionti, che svolgerà la relazione introduttiva, avvocato, giurista e giornalista, è considerato il massimo esperto in materia di marchi. Nella sua pratica interviene costantemente in merito a questioni riguardanti la società, la politica, la civiltà e nel suo libro sottolinea l’importanza del marchio per le aziende di settori portanti dell’economia italiana impegnate nella lotta alle contraffazioni e analizza i motivi per cui oggi, il marchio e la sua funzione, risultano decisivi per le imprese in Italia e in Europa impegnate nel mercato globale, che scatena la competizione più sfrenata e ingovernabile.
Come scrive Cionti, il marchio diventa a sua volta “strumento di globalizzazione”, e per la sua forza è la cosa che più si avvicina a un linguaggio internazionale.
In questa fase di organizzazione planetaria del mercato, ciascun imprenditore ha molte ragioni per interrogarsi intorno alla direzione e al destino della sua azienda, intorno alle cose da fare e alle strategie da seguire. Allora, come si stabilisce il marchio e la sua portata rispetto al dispositivo di qualità dell’azienda? Qual è il contributo che, oggi, il marchio, pur non essendo la lampada di Aladino, può dare alla direzione dell’impresa verso la qualità?
Qual è il progetto, il programma per ciascuna azienda, per ciascun paese, in definitiva per ciascuno?
Queste e altre domande troveranno risposta nel convegno che interessa chi vuole capire il tumultuoso sviluppo della globalizzazione che coinvolge tutti noi.
Nel corso del pomeriggio, avverranno anche tre performances di musica, danza e moda, per illustrare ulteriormente la combinazione fra immagine, comunicazione e marchio.