Giovedì 31 maggio 1990, presso la sala della Gran Guardia, a Padova, l’Associazione Cifrematica di Padova, l’Istituto di ricerca di clinica psicanalitica “Scienza della Parola” e l’Associazione Cifrematica di Venezia, convocano ciascuno che si interroghi intorno alla questione salute, al convegno
IL DISAGIO E LA SALUTE
I lavori del convegno sono fissati con orario 9-12,30 / 15-19,30 con
Interventi di
- BARBARA ALBERTI, Il disagio del disagio. Il diavolo vince sempre due volte
- GIORGIO ANTONUCCI, Il pregiudizio psichiatrico
- FERDINANDO BARISON, Arte e esistenza schizofrenica
- GERMANO BELLUSSI, Crisi della nozione di salute
- MAX BELUFFI, Psichiatria in catene
- RUGGERO CHINAGLIA, Per ragioni di salute
- SERGIO DALLA VAL, L’albero della vita e il diritto alla salute
- LUDOVICO DE LUIGI
- AUGUSTO ERMENTINI, Paradossi della perizia psichiatrica
- CRISTINA FRUA DE ANGELI, Il libro nero dei nuovi inquisitori
- CLAIRE – LUISE GRAND PIERRE, L’esperienza di Losanna
- ELISABETTA GRIMALDI, La questione donna
- RUGGERO GUARINI, L’uno e l’altro
- GEORGES MATHE’, La medicina e la parola
- MAURO MELLINI, Il giudice e il suo incapace
- MASSIMO MESCHINI, La clinica della parola
Inoltre intervengono
- MARIA ROSA ORTOLAN, Vivere d’infinito
- JEAN OURY, La psicosi e il tempo
- GIANNANTONIO PALADINI, Movimento degli studenti e disagio dei giovani
- GIORGIO PENZO, La cifra della salute in Jaspers
- UVVE PETERS, Il delirio dell’arte
- ALFREDO RIZZO
- FRANCESCO SABA SARDI, La nave dei folli
- GUY SCARPETTA, L’Italia
- GIORGIO SEGATO
- UMBERTO SILVA, Psicanalisi e letteratura
- THOMAS SZAZS, Per una clinica senza pazienti e senza incapaci
- GIANNI TAGLIAPIETRA, La dieta mediterranea
- EMILIO VESCE, Proibizionismo e prescrittivismo
- ARMANDO VERDIGLIONE, La cifrematica
- VITTORIO VETTORI, Salute e salvezza
- MARIA ANTONIETTA VIERO, La salute e la scrittura
Alla vigilia del terzo millennio, qual è il contributo che la reinvenzione della psicanalisi come scienza della parola può dare alla nozione di salute, in modo che si dissolva la comune sovrapposizione tra salute e assenza di malattia? Ciò si collega all’esigenza di un’idea di salute, di cui esistono numerose testimonianze nella ricerca scientifica e artistica e nella società civile, e che può rintracciarsi in tutto ciò cui si allude con l’espressione qualità della vita. Locuzione in cui, al di là dei pur persistenti aspetti connessi al biologico, si sottolineano direzioni della questione salute verso la cultura e l’arte, verso la scrittura e la lettura, verso la riuscita nell’impresa di ciascuno: in una parola, verso il piacere, attraverso la soddisfazione pulsionale.
La salute, cioè, procede dall’appagamento pulsionale, dalla scrittura della parola, senza alcun bisogno di dipendere dai modelli igienicosanitari prescritti dal senso comune. Emerge in tal modo un’altra nozione di corpo e di tempo, l’istanza di un altra medicina e di una nuova nozione di terapia non necessariamente connessa alla patologia, in cui il disagio non sia più demonizzato e la salute sfugga al binarismo morale bene/male, prescrizione/proibizione, farmaco/veleno.
Partendo dall’elaborazione che procede la clinica della parola, nella psicanalisi scientifica, le associazioni promotrici convocano ricercatori, scienziati, scrittori, artisti, filosofi, politici, medici, studenti operatori sociali, insegnanti che, nei vari paesi, incontrano nella pratica la questione salute al di là di un senso comune che vorrebbe fare di essa l’economia del disagio.